MOTOCICLISTE
CRITICHE E COMPLIMENTI
Riceviamo spesso critiche e complimenti di
vario tipo (piu' spesso complimentti che critiche per fortuna
;-). Vogliamo pubblicare qui a confronto due tra le tante
lettere che meglio esprimono i sentimenti che il nostro sito
suggerisce ai lettori
Ho la fortuna di conoscere una motociclista,
una ragazza sui ventiquattro anni, molto carina e lontano
dall'immaginario collettivo, puramente maschile, che vuole
la donna "in moto" essere un mastino dalle fattezze
orcute. Con LEI ho capito che anche se mi sento “un
pilota”, anche se piego più di LEI, anche
se sono più incosciente e nonostante abbia la moto
più potente... sono un motociclista "della
domenica": di quelli a cui spesso piace dare sfogo
della propria impulsività tra i passi appenninici,
che si sente la moto più come appagazione della
propria immagine, che come soddisfazione di un sentimento
di libertà. Noi maschi siamo spesso "cattivi"
quando vediamo una ragazza in difficoltà nel parcheggiare
la sua moto, lo siamo perchè vediamo il nostro
piccolo ego che si smonta, vediamo che anche l'ultimo
feudo di virilità sta cedendo... così siamo
"cattivi" quando aiutiamo una ragazza perchè
ci fa pena oppure rimaniamo fermi per vederla umiliata
dal peso della moto. Però le ragazze son più
forti quando scelgono di imparare a guidare la moto lo
fanno senza incertezze, lo fanno perchè lo pretendono
e perchè hanno capito quanto sia bello, noi uomini
perchè guidiamo? Per passione certo, perchè
lo abbiamo nel dna... o per semplice moda, il numero di
moto vendute è aumentato incredibilmente, ha la
moto pure chi non se lo merita!!! Le ragazze la moto se
la meritano, ma c'è una critica, una critica che
devo muovere a tutte le motocicliste: non diventate
un gruppo chiuso, una specie di categoria protetta,
vedo che fate corsi di scuola guida per donne,
corsi di meccanica per donne, raduni al femminile, dovreste
cercare il confronto ed invece vi allontanate
da noi (uomini), è vero, non siamo affabili, vi
guardiamo con superiorità, ma tutte le iniziative
che nascono per far avvicinare la donna al mondo moto
sono soltanto una grande bufala, giustificate come momento
d’aggregazione, invece vi fanno sentire potenti
e privilegiate, così risultate antipatiche…
ironicamente è ancora più difficile venirvi
“incontro”, se invece non cercate l’integrazione,
se cercate il sorpasso in curva e rifiutate un nostro
aiuto, siete soltanto una moda passeggera, come lo ero
io prima di conoscere Lei e ricalibrare le mie sensazioni.
Altro appunto, state attente perché le case motociclistiche
hanno capito che siete un mercato da sfruttare, non chiedete
moto da donna… cosa significa “moto
da donna”? Forse moto per impedita, moto
per un debole corpo… non vi fate umiliare così,
se scegliete di diventare motocicliste è perché
vedendo una moto ve ne innamorate indipendentemente che
sia grande, piccola o potente…e non perché
è “da donna”!!! Non ho mai comprato
moto da uomini, ma solo belle moto!
Luca Pucci |
Complimenti per il sito e, dato che i complimenti non
sono mai gratuiti, vi spiego le motivazioni che mi hanno
indotto a
scrivervi.
Premetto che sono uomo e che, visto anche il recente
collasso del mio odiatissimo Scarabeo 100, ho sentito
forte il desiderio di fare il grande salto verso il
mondo delle moto. Cercando di bilanciare le esigenze
di budget, mi sono messo di impegno alla ricerca di
quante più informazioni potevo in internet. Ammetto
di aver sempre guardato con sospetto il vostro sito,
saltandolo a piè pari pensando: ma cosa vuoi
che ci tiri fuori?
Ho avuto modo così di entrare in svariati siti
che trattassero di moto, pieni zeppi di dati utili forse
ad ingegneri, termini a me
incomprensibili, numeri impossibili da concretizzare
e tanti bei discorsi di potenza e velocità che
poco colpiscono lo sventurato neofita di questo mondo.
Nel disorientamento generale, l'esasperazione mi ha
portato a spingere l'indice sul tasto del mouse in corrispondenza
del vostro link: trovato quello che cercavo! La poesia!
Basta coi dati incomprensibili, volevo solo
racconti di giornate piene di sole passate a pennellare
tornanti di montagna, ecco tutto. E allora
ho letto storie delle Motocicliste, le esigenze delle
Motocicliste, i problemi delle Motocicliste e le gioie
delle Motocicliste, traendone quante più informazioni
"accessibili" potevo.
Fra 3 giorni sarò proprietario di una moto "da
donna" (Kawasaki ER5), presa grazie alle testimonianze
presenti sul vostro sito, di cui so a malapena quanti
CV ha ma di cui so sicuramente che sarà la mia
compagna
di tante nuove esperienze.
Ancora grazie.
Domenico Rastelli
PS: quasi dimenticavo un'abitudine del sito: chiamerò
la moto TORTO...
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A Domenico non possiamo che rispondere
con le stesse emozioni che condiviamo già :-)
A Luca vorremmo parlare un po' di noi nella speranza che,
conoscendoci meglio,
forse certe domande o dubbi troveranno risposta.
Alcuni lettori a volte muovono una critica a
Motocicliste.net dicendo: "non diventate un gruppo chiuso,
una specie di categoria protetta, dovreste cercare il confronto
e invece vi allontanate da noi".
Un po' ci fa riflettere il fatto che, di
fronte al proliferare di club motociclistici settoriali, nessuno
si allarmi nel timore che i Triumphisti o gli Hornettisti
si isolino ed evitino il confronto.
Per quanto ci riguarda, la maggior parte di noi frequenta
anche altre comunità motociclistiche e la
cosa per noi è tanto naturale quanto ben vista: consideriamo
una ricchezza il poter contare sulla pluralità di visioni
e stimoli di chi spazia nelle diverse realtà del mondo
motociclistico. Noi stesse organizziamo molti eventi
aperti a uomini e donne, e i nostri week end in moto sono
sempre misti.
Ma perché organizziamo anche
corsi, raduni, campionati solo al femminile?
La risposta è banale ma inevitabile: perché
ce n'è bisogno!
E aggiungiamo che vorremmo non fosse così,
e non vediamo l'ora che arrivi il giorno in cui non sarà
più necessario dedicare spazi e occasioni per le sole
donne, per farle crescere (motociclisticamente s'intende).
Per ora la maggior parte delle donne motocicliste
appartiene al gruppo di prime utenti: molte
guidano una moto per la prima volta, molte affrontano il debutto
in una pista o si avvicinano adesso al fuoristrada, all'agonismo,
ecc. Per questo esse hanno necessità, aspettative,
domande, problemi differenti da chi ha una formazione motociclistica
di più lunga data. Parliamo di grandi numeri,
quelli emersi dallo Studio
statistico da noi pubblicato qualche mese fa su un campione
di alcune migliaia di motocicliste (poi ci sono le eccezioni
naturalmente e per fortuna esperte motocicliste non mancano).
È per questo che riceviamo di continuo consensi, ringraziamenti,
incitamenti da parte di migliaia di ragazze, insieme ai loro
racconti, alle loro emozioni, al loro impegno e collaborazione.
Perché sono in tante a sentire il bisogno delle iniziative
che noi organizziamo (e per questo lo facciamo).
Come mai non esiste (ancora) una Valentina
Rossi? Come mai il mondo del motociclismo, in qualsiasi settore,
è ancora dominato dagli uomini?
Noi ce lo siamo chieste e ci siamo date risposte che non sono
affatto diverse da quelle che riguardano tutti gli altri campi
in cui le donne sono state (e spesso ancora sono) escluse
per secoli. Siamo delle donne appassionate di moto
e consapevoli di essere molto in ritardo rispetto agli uomini
per motivi essenzialmente culturali e storici. Vogliamo colmare
questo spazio, riguadagnare il tempo perduto, rendere più
facile alle donne che lo desiderano avvicinarsi al mondo delle
moto e pensiamo - perché i numeri e i riscontri
sono inequivocabili - che la direzione presa sia quella giusta:
Motocicliste.net esiste da cinque anni e alle sue iniziative
hanno partecipato migliaia di iscritte, se non avesse rappresentato
una risposta a dei reali bisogni, sarebbe svanita nel giro
di qualche mese.
Quindi no, non siamo e non vogliamo essere una specie
protetta, abbiamo delle esigenze peculiari.
E siamo d'accordo con Luca in fatto
di prodotto, la moto da donna non esiste. Esiste la moto pensata
per esigenze diverse, per i principianti, per la pista, per
il viaggio, per il fuoristrada, per la passeggiata della domenica,
ecc. a seconda dei gusti e delle preferenze di guida, non
del sesso.
Il nostro obiettivo non è isolarci (e
se Luca come tanti altri vuol venire alle nostre gite se ne
accorgerà da vicino), anzi, se vogliamo recuperare
lo spazio che ci divide da chi è più avanti
è proprio per raggiungerli e andare insieme.
Non aspettateci, non dovete rallentare, arriviamo da sole
:-)
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