Austria
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il racconto di Annamaria
- il racconto di Simona
Siamo partiti da San Candido, Lienz e poi sulle strade del
Grossglockner (non si scrive così) una delle montagne più alte dell'Austria con un
ghiacciaio enorme che però quando sei lì a guardarlo manco te ne rendi conto! Un sacco
di motociclisti in giro... con tutti i tipi di moto immaginabili!! Mito! La strada è a
pagamento ed è un po' cara ma o si paga o si torna indietro! Poi abbiamo passato Bruck,
Zell am See, Saafelden a. St Meer ed una strada bellissima piena di curve e senza traffico
che va da Maria Alm attraverso l'Hintertal fino a Bischofshofen. Noi abbiamo sempre
pernottato nelle mitiche zimmer, abbiamo speso pochissimo ed alcune erano molto carine!
A Bischofshofen (esattamente a Werfen) abbiamo visitato le grotte di ghiaccio
(EISRIESENWELT) ad Hallein le miniere di sale (Salzburg werk). Abbiamo fatto un giro da
Golling fino ad Halstatt (altre miniere): sulla strada c'è una minuscola indicazione per
Lammerofen, bellissime gole scavate dal fiume! Il giorno dopo abbiamo raggiunto Salisburgo
(bellissima, anche se per me merita un giorno di visita e basta), poi nel pomeriggio ci
siamo incamminati verso Prien attraverso la autostrada 73. A Prien c'è il Chiem See, e in
mezzo al lago l'Herrenchiemsee, un bellissimo castello, copia in piccolo di Versailles!
Durante il ritorno abbiamo visitato le miniere di Schwaz in TIROLO poi siamo arrivati a
Krimmler dove abbiamo visto le Wasserfall (cascate). Per tornare in Italia abbiamo fatto
il passo Stalle (molto carino): è ad una sola carreggiata quindi si va ad un unico senso
di marcia: mezz'ora per l'Italia , mezz'ora per l'Austria.
Per l' alloggio ci siamo sempre arrangiati: si cercava sul posto dove eravamo e via
(quando piove però rimpiangi di non sapere dove andare... e quando piove, per la legge di
Murphy sul motociclista bagnato, prima di trovare posto busserai a 12 zimmer!!!) Per
quanto riguarda il mangiare... ho mangiato come un porco :-) molta carne (che a casa
aborro), insalatone freschissime, quintali di patatine fritte e manco un brufolo... Come
caffè io bevevo quello lungo... non è male !! Buoni i dolci e quel pane col sale grosso
sopra... come si chiama uhmmmmmmm buonissimo
(Annamaria)
Partenza: 31 Luglio 1999 -Ispra - Scuol 262 Km
Agganciate le borse, fatti i debiti controlli alle
VF500F e VF750S, con molta calma, oltrepassato gia' mezzogiorno, ci mettiamo in moto
per l'Austria. Incominciano finalmente le nostre vacanze! Decidiamo di entrare dalla
Svizzera, per noi vicina, passando pero' dal Lago di Como, con il suo fascino sempre
uguale nel tempo. Facciamo una piccola sosta a Laglio, ad un barettino sul lago, lo stesso
dove ci eravamo gia' fermati un anno prima e dove avevo, per la prima volta, espresso a
Paolo il desiderio di avere una moto mia: e' stato come fare fede ad un "ex
voto". Si riparte verso Chiavenna prima, il Passo del Maloja dopo. Il Maloja non e'
male nei primi dieci tornanti pittosto godibili, mentre diventa un po' piu'
impegnativo negli ultimi sei piuttosto stretti a muraglione proprio prima di arrivare in
cima. Nella frescura del parcheggio
sul passo Maloja, facciamo amicizia con 2 ragazzi e 1 ragazza tedeschi (ognuno con la sua
bella moto), il tempo per una foto insieme a questi sconosciuti viaggiatori teutonici e
via di nuovo in movimento, tutti contenti di esserci lasciati alle spalle la calura
italiana. Dopo qualche km il rimpiato del caldo si fa sentire, quando la temperatura
comincia a scendere bruscamente e si profila l'ipotesi di pioggia: ci va bene, la strada
e' bagnata ma non ci piove addosso. Attraverso la SS n. 27 giungiamo a St. Moritz,
godendoci la vista di alpeggi, laghetti, la bella valle dell'Inn, l'Engadina, ricca di
paesaggi tipicamenti "svizzeri", alpini, boschivi e silenziosi. Verso le 19
decidiamo di fermarci in Svizzera per la notte a Scuol dopo aver percorso 262 Km. Con una
certa fatica troviamo un posto letto; ci lasciamo trascinare in una festa locale dove, con
pochi franchi svizzeri e con la sopresa che la lingua parlata e' L'ITALIANO, ci
rimpinziamo di birra e di spiedini di carne infilzata su spiedi (grossi) di legno e cotta
con mestolate di olio bollente.
1 Agosto 1999 - Scuol - Bregenz 230 Km
Da Scuol proseguiamo lungo la valle dell'Inn sulla
strada n.27, fino ad incrociare la strada alpina proveniente dal passo di Resia. Entriamo
finalmente in Austria. Percorriamo la strada statale n. 315 fino a Landeck, poi prediamo
la strada n. 188 verso Ischgl, Galtuer, per il "Silvretta" a cui si giunge dopo
avere percorso una strada in alcuni tratti stretta ma facile, immersa fra le montagne del
Voralberg. La salita al Silvretta COSTA 140 Scellini a moto. La strada si fa piuttosto
ripida soprattutto verso la vetta a 2036 m: il paesaggio e' lunare, c'e' un laghetto sul
cui sfondo si staglia innevatissimo il Piz Buin (3244 m). La ripidita' della strada si
accentua ancora e per un tratto maggiore scendendo verso Schruns: e' una specie di
muraglione pieno di curve e tornanti che sprofonda verso il fondo valle. A mio parere e'
meglio percorrere questa strada al contrario, in quanto, penso che la maggiore ripidita'
in salita sia da una parte piu' facilmente affrontabile e dall'altra piu'
godibile. Si arriva a Bludenz dove prendiamo la SS n. 190 verso Feldkirch e poi Bregenz
sul lago di Costanza (Bodensee). Convinti che la periferia di Bregenz sia piu' appetibile
come tranquillita' e prezzo, ci lasciamo FREGARE da una "Zimmer frei" persa nel
nulla al modico prezzo di 1200 Scellini in due per Bed and Breakfast (B&B): un vero
furto. Il furto successivo ce lo facciamo fare da una pizzeria italiana, ahime', unica
possibilita' per mangiare qualcosa.
2 Agosto 1999 - Bregenz - Heiterwang 189 Km
Da Bregenz torniamo verso Dornbin dove lasciamo la
190 per prendere una strada secondaria verso Boedele che poi si immette sulla 200. La
strada verso Boedele con delle belle curve sale velocemente tra pinete e radure aperte
verso i monti sovrastanti il lago di Costanza, consentendoci di ammirarne l'estensione. Il
panorama sulla vallata e' molto bello! A Schwarzenberg si possono ammirare le tipiche case
Walser, come quelle di Alagna in Italia. La strada n. 200 e' bella e non particolarmente
impegnativa, ci porta prima a Schoppernau poi al Hochtannbergpass. Continuamo sulla 198
fino a Reutte, dove si prende la 314 che sconfina in Germania.
Arriviamo cosi' a Fuessen che ha un bel centro
storico: il castello di Ludvig II, il Newschwanstain, e' un po' piu' fuori e merita la
nostra visita. La visita del castello richiede nel complesso una mezza giornata, mentre la
visita vera e propria dura un'oretta circa. Il biglietto costa 12 marchi. Per arrivare
all'ingresso del castello esistono solo tre alternative: a piedi - faticoso, con il bus
per 3.5 marchi, in carrozza trainata da cavalli per 4 marchi. Idem per il ritorno! Per chi
capisce poco le lingue straniere consiglio per la visita di mettersi in coda nel settore
"italiano", in quanto, quando non e' disponibile un cicerone in lingua,
viene distribuita una guida elettronica, tipo telefono. Il castello e' molto
particolare, neo-gotico, per alcuni versi pazzesco ma bello da vedere! Dopo la visita ci
rimettiamo in moto verso Reutte sulla SS n. 314 fino a Heiterwang. Troviamo una
"Zimmer frei" [Haus Enzian- Fam Pahle Paula Koeg 4a, A-6611 Heiterwang am
See/Tirol - Tel 00 4356746596] con lavandino in camera, doccia e WC in comune, che per
B&B ci costa 210 Scellini a testa.
3 Agosto 1999 - Heiterwang - Lofer 248 Km
Ripartiamo da Heiterwang mettendoci sulla 314 fino
al Fernpass (1210 m) dove veniamo affiancati da una coppia di motociclisti: problemi? No,
solo degli amici di Varese, del Motoclub "Ruote d'Oro" di Monvalle, in giro per
l'Austria, che ci riconoscono e ci stoppano ad uno spiazzo per i saluti ed i programmi
reciproci. Ripartiamo godendoci la strada con belle curve ampie fino a Nassereith dove
prendiamo la n. 189 fino a Telfs.
Qui si lascia la strada principale per una secondaria che con una panoramica piuttosto
ripida porta a Seefeld passando per Moesern. A Seefeld ci fermiamo per una sosta,
godendoci un buon wurstel alla griglia, una birra e un succo d'arancia: il paesaggio
ricorda un po' le Dolomiti, Corvara, per l'esattezza! Ripartiamo per Innsbruck prima sulla
177 e poi la 171.
Visitiamo Innsbruck, lasciando le moto appena fuori dell'area pedonale, in un piazzale
sotto le piante. Innsbruck ha un bel borgo antico, vicino alla riva destra dell'Inn; la
Friedrich strasse e' molto carina, con la sua piazzetta triangolare che termina sul
"Tettuccio d'oro"; la cattedrale di St. Jakob non e' male, un'occhiata al
fiume e via di corsa perche' si sta facendo scuro-scuro da temporale imminente. Riusciamo
appena ad arrivare alle moto, a metterci in marcia, che attacca il diluvio: non trovando
un posto dove ripararci, decidiamo di proseguire sotto l'acqua verso l'autostrada,
cercando di andare a Est verso Salisburgo. Le tute di pelle ci salvano dal bagno "gli
strati sottostanti"! Prendiamo la autostrada A12 fino a Woergl, poi riprendiamo la
statale n. 312 fino a St. Johan e poi Lofer, dove decidiamo di fare base per qualche
giorno al fine di visitare Salisburgo e il Salzkammergut. Consiglio vivamente questa
localita' vicina alla frontiera tedesca per la STRATEGICITA' del luogo: costa poco e
Salisburgo e' a 45 Km circa. La SS n. 312 e' molto godibile nell'ultima 20ina di Km verso
Lofer, completamente immersa fra monti e boschi. La zona e' veramente poco abitata, quasi
morta: c'e' solo rumore di acqua che scorre ovunque! A Lofer ci facciamo ospitare dalla
gentile Frau Marianne [Landhaus Stocklauser 5090 - Lofer 126 /Salzburg Tel 00 4365888467]
dove per una camera con bagno e prima colazione paghiamo 260 Scellini a testa. Colazione
molto ricca con anche l'ovetto alla coque. I proprietari sono stati molto gentili e
ospitali: il giorno successivo ci hanno invitato addirittura ad un dopo cena a sorseggiare
un buon vino austriaco colloquiando di viaggi, popoli, cultura, in un miscuglio di lingue:
tedesco-italiano-francese-inglese... ovvero l'Europa! Fatta una doccia, usciamo sotto il
diluvio alla ricerca di un posto per cenare: entriamo nell'accogliente stube dell'hotel
Post dove ci ingozziamo di un piatto "... fuer mich und dich - Post teller"
pantagruelico: un vassoio enorme pieno di ogni ben di dio, sotto cavolfiori, broccoletti,
barbe rosse grattugiate, insalata, cavolo cappuccio, patatine fritte, crocchette di
patata, pomodori, riso e due mezze pesche sciroppate ripiene di ribes, sopra 2 wiener
schnitzell, due filettini con burro aromatico, due fette di vitello alla piastra, pancetta
e wurstel arrostiti alla brace. Il tutto per un prezzo incredibile: 360 Scellini!!!
Credevo di morire... ma era talmente buono che ho pensato "se devo schiattare almeno,
avro' la pancia piena"!

4 Agosto 1999 Lofer - Werfen- Lofer 184 Km
Visita dei dintorni di Salisburgo. Da Lofer prendiamo la 311 fino a Saalfelden, poi la 164
in direzione di Maria Alm, dove la strada si fa piu' stretta e si insinua fra le montagne;
in alcuni punti e' piuttosto ripida ma la vista vale la pena, soprattutto nella zona dove
si erge il massiccio Hochkoenig. A Bischofshofen prendiamo la 159 fino a Werfen, dove una
fortezza imponente sovrasta il fondo valle. Qui visitiamo il Eisriesenwelt: e' una
montagna con un buco enorme pieno di ghiaccio. La visita richiede una mezza giornata fra
salita, visita e discesa. Poiche' dal parcheggio principale si puo' prendere un
pulmino che porta fino al parcheggio superiore, consiglio il pulmino a chi non se la sente
di fare una strada di montagna veramente molto stretta e con pendenze del 21%. Attenzione:
per evitare di farvi fregare come e' successo a noi (ben 300 Scellini), acquistate SOLO il
biglietto del pulman A/R per 70 Scellini, mentre il biglietto per la funivia e la visita
della montagna fatelo alla biglietteria della funivia, pagando 220 Scellini a testa. Dal
parcheggio superiore dove arriva il pulman c'e' da fare un tratto a piedi per circa un 20
minuti, poi si prende la funivia; da la' ci sono altri 20 minuti a piedi (piuttosto
faticosi). Si arriva infine ansimanti ed accaldati all'ingresso del buco del ghiaccio,
dove ci attende una visita a zero gradi nelle viscere della montagna per circa 1 Km e
mezzo, ci si arrampica da una parte tramite delle scalette strette in legno e
si scende d'altra percorrendo una specie di anello, nel freddo e nel buio rischiarato solo
da alcune torce ad acetilene. E' necessario avere da coprirsi, perche' altrimenti dopo
un'ora si e' dei bei merluzzi surgelati. Si possono ammirare delle immense colate di
ghiaccio dalle forme animalesche, torri di stalattiti, fontane di ghiaccio: ahime' la
spiegazione e' stata solo in tedesco... con comprensione limitata! Dopo essere discesi a
pomeriggio inoltrato ed avere perso un'ora senza risultato, per cercare di recuperare i
nostri soldi, che una lestofante cassiera ci aveva sottratto ("No signore il prezzo
non e' 290 - ovvero 70 + 220- e' di SOLE 220 Scellini a persona: se sua moglie avesse
chiesto a Me e non ai TURISTI, avrebbe avuto l'informazione giusta!").
Cosi' la cassiera prende 500 dei 600 Scellini che avevo dato a Paolo, in cambio di 2
biglietti e del resto di 60 Scellini: peccato che i biglietti valevano solo per
l'autobus!).
INCAZZATI, decidiamo di fare volta per Salisburgo per sbollirci un po' con una buona cena.
Prendiamo la A1 verso Salisburgo, dove facciamo una prima visita al tramonto in piazza
della cattedrale e poi sulle note di un violino ci inoltriamo per la Getreide strasse dove
ci solletica l'idea di mangiare all'aperto, sotto le piante, da Sternbraeu.
Il ristorante e' economico e di buona qualita'. Rientriamo a Lofer con la A1 direzione
Monaco (Muenchen), uscita Bad Reichenhall, poi la SS 21 fino al confine dell'Austria
(eravamo entrati in Germania) e poi la 312 per Lofer passando per boschi su una strada
buia e pena di curve.
5 Agosto 1999 - Lofer -Salisburgo-Lofer 301 Km
Visita di Salisburgo: l'Hohensalzburg, che consente
una bella vista della citta' dall'alto; il Duomo; la Getreide Strasse di giorno.
Attenzione al Nordsee Food, che invoglia il passante con stuzzicanti canape' e tartine con
frutti di mare, gamberetti, uova di salmone, ecc: se si prende uno dei piattini al posto
del panino col pensiero del "tanto costa poco", ci si prende l'ennesima
fregatura che ci siamo presi io e Paolo, ovvero ben
650 Scellini per 2 birre e un po' di pesce, per carita' buono e fresco, ma caro! Altro che
la MCDonald alternativa di Paolo! Lasciamo Salisburgo verso la regione dei laghi nel
Salzkammergut. Prendiamo la A1 fino a Mondsee e ci concediamo una visita del laghetto su
di un insolito motoscafo elettrico a noleggio per 100 Scellini la mezz'ora. Riprendiamo la
strada e costeggiamo il lago sul lato sud (strada 154) fino a ST. Gilgen, poi la 158 che
costeggia il lago di St. Wolfgang fino a Bad Ischl, poi la 145 fino al Traunsee sotto la
pioggia. I laghi molto silenziosi e dall'aspetto autunnale affascinano il viaggiatore che
malgrado la pioggia tenderebbe a fermarsi per ammirarne la bellezza: la strada panoramica,
piena di curve ci porta a Gmunden dove riprendiamo la A1 per Salisburgo e poi Lofer.
6 Agosto 1999 -Lofer - GrossGlockner- Arriach 257
Km
Lasciamo infine Lofer e le buone colazioni di Frau Marianne per la volta del ghiacciaio
del Grossglockner. Prendiamo la SS 311 verso Zell am See: la strada e' molto bella ed il
panorama pure. Si prosegue verso il ghiacciaio, dove bisogna PAGARE un pedaggio di 230
Scellini a moto. Ne vale la pena, perche' la strada e' bella ed il fondo e' ottimo, piena
di curve ampie e di bei tornanti, zeppa di motociclisti: per capirci, una "strada
dello Stelvio, un po' piu' larga". Si arriva ad un primo punto di osservazione in
mezzo alle montagne che e' l'Edelweissspitze : il ghiacciaio e' pero' dietro e per poterlo
osservare bene bisogna continuare in direzione di Heiligenblut, poi prendere la deviazione
per FRANZ-JOSEPHS HOEHE, fare altri 8 Km dove ci attende uno spettacolo incredibile:
l'enorme lingua del ghiacciaio scende dai monti e
si tuffa nelle morene sabbiose in un fragore di torrente.
Le vette sembrano vicinissime. Riscendiamo prendendo la strada n. 107 fino a Wilkern poi
la 106 fino a Spittal. La' deviamo sulla n. 98 e costeggiamo il lago Milistaettersee. A
Rodenthein, prendiamo la direzione Afritz, Villach. Ad Afritz, deviamo per Arriach e poi ci "diamo alla caccia al tesoro", ovvero
la ricerca della fattoria Palzerhof, della Sig.ra Elisabet Veirbauch (tel 00 4342478152),
pubblicizzata da Mototurismo in un viaggio negli alti Tauri. Decidiamo di fermarci 2 notti
all'agriturismo per riposarci un po' fra boschi e la pace della Carinzia, con la Sig.ra
Elisabet che ci coccola con i suoi piatti semplici ma buoni, come se fossimo della
famiglia. La nostra stanza con bagno ed il ricovero
per le moto e' nella parte inferiore della fattoria dislocata su 150 ettari di
terreno per lo piu' boschivo; per la colazione e la cena dobbiamo salire per una stradina
che conduce 400 m piu' in la' alla fattoria principale dove ci sono altre stanze, la
cucina e la sala da pranzo con un unico tavolo in comune per tutti i commensali. Il prezzo
di una notte con prima colazione e cena e' di 440 Scellini a persona. La proprietaria
parla anche un po' di italiano. La sera dopo cena, non c'e' la TV: ci affacciamo a
guardare le cortine di nebbbiolina che dalla vallata salgono sui cucuzzoli, sorseggiamo un
po' di Obstwasser (grappa di frutta), fumiamo un paio di sigarette, respiriamo pace e via
a nanna.
7 Agosto 1999 - Arriach e dintorni 273 Km
Visitiamo un po' di Carinzia. Scendiamo a Villach
per la strada n. 98. Visita del museo dell'auto e della motocicletta: BMW monocilindriche,
le prime boxer; Lambrette; Puk; MZ; Guzzi Stornello eAlcione; NSU; BSA... tra le
"auto" la mitica Isetta a tre ruote, ovvero l'anello di congiunzione tra la moto
e l'auto! Riprendiamo la A2 fino a Klagenfurt, usciamo sulla 83 direzione ST.Veit per la
visita del castello di Hochosterwitz, una fortezza del 1200 circa, rinforzata fino al 1586
come difesa contro gli assalti turchi: ha 14 torrette che sono dei punti di chiusura
dell'accesso al nemico. E' veramente imponente e sinistra! La visita costa 70 Scellini, il
lift per salire altr 40 Scellini. La discesa a piedi e' comunque consigliata per vedere
nell'interezza la fortezza senza faticare troppo: non male! Torniamo a Klagenfurt,
prendiamo poi la 70 verso Graz e ci perdiamo in un paesaggio stupendo alla ricerca del
lago di Klopeirner, che ci hanno decantato di una "bellezza romantica"
suggestiva. Le premesse ci sono tutte perche' la strada serpenteggia fra collinette,
boschi, fattorie, stagni, laghettini... ma quando finalmente riusciamo ad arrivarci,
scopriamo la BIDONATA! Sembra di essere a Rimini, un laghetto piccino, pieno di pontili di
legno, pieni di sdraio, folla da stadio: TREMENDO! Via Autostrada A2 ritorniamo ad Arriach
giusto in tempo per iniziare la cena mentre gli altri stanno...finendo il dolce!
8 Agosto 1999 Arriach - Vienna 546 Km
Riprendiamo il nostro percorso con la A2. Usciamo a Graz per una visita veloce del centro
storico e per un piatto di patatine fritte e una birra. Il paesaggio e' qui molto diverso:
sa gia' di est, di slavo! Ripartiamo per Vienna in un caldo allucinante, con gli ultimi Km
di zig-zag fra la coda di macchine dei viennesi di rientro dal weekend.
Decidiamo di non entrare in Vienna, per cui dopo Baden, cerchiamo prima un posto a
Moedling, che dapprima ci sembra una citta' dormitorio e poi si dimostra avere un
lussuosissimo centro storico con prezzi da capogiro. Ci spingiamo nel WienerWald sperando
nella solita "Zimmer Frei" ma a causa del caldo, la stanchezza, il
sopraggiungere della sera, i posti isolati, finiamo con il perderci. Chiediamo aiuto a due
motociclisti, che gentilmente un po' in inglese e un po' in tedesco ci consigliano una
pensione economica a Moedling. Vedendoci in difficolta' un poliziotto austriaco su una
bella BMW R1100R, nuova di pacca, ci accompagna fino alla pensioncina che ahime' e'
completa. Riusciamo a farci dare pero' l'indirizzo della Pensione Iris a Moellersdorf
[Alois Jirovvetz strasse 20, 2513 Moellersdorf - tel 00 43225255795], che dapprima ci ha
fatto dannare per trovarla ma poi si e' dimostrata ottima, sia per l'alloggio con tanto di
televisore che per la strategicita': vicinissima alla ferrovia con cui andare a Vienna con
soli 670 Scellini! A notte fonda, nell'interland viennese, ci aggiriamo per km, a piedi,
(vista la vicinanza secondo le parole della proprietaria dell'albergo) prima di trovare un
posto dove mangiare qualcosa. Troviamo una pizzeria italiana che alle 22.30 ci puo' fare
solo una pizza per giunta schifosissima.
9 Agosto 1999 - Vienna
Una volta arrivati in citta', consiglio di comprare per soli 60 Scellini un biglietto 24 h
della metropolitana che consente di prendere ogni mezzo. Inoltre, poiche' i mezzi di
trasporto a Vienna hanno un prezzo che dipende non dal mezzo (treno, metropolitana, tram ect) ma dalla zona (concentrica)
di partenza e quella di arrivo, il biglietto 24 h ci ha consentito di risparmiare alla
sera una zona: anziche' pagare per la zona 3 abbiamo pagato per la zona 2, ovvero solo
altri 38 Scellini! Abbiamo visitato l'Hofburg; molto bella la Scharzkammer, ovvero la sala
del tesoro degli Asburgo, con bellissimi scettri d'oro, incastonati di pietre preziose,
corone, globi d'oro, la spada di Carlo Magno (una spada moresca succesivamente fatta incastonare di diamanti), gli abiti usati dai reali per
la consacrazione a "imperatori del Sacro Romano Impero", collana e mantelli
dell'ordine del Toson d'oro, mantelli ricamati in oro e pietre preziose; uno smeraldo
grosso come una boccia, reliquiari vari... ecc. 
Passeggiata per il Graben, visita del duomo di St.Stefano, Belvedere, il Prater con la
famosa ruotona, il palazzo dell'Onu dall'altra parte del Danubio,la barocca Karlskirke
(incredibile con la statua di S.Carlo Borromeo, il San Carlun d'Arona!!). A
Viennaconsiglio vivamente i seguenti piatti:
Tafelspitz: bollito di manzo con rafano e mele, crema di spinaci e salsa all'erba
cipollina
Wienerschnitzel: cotoletta impanata
FleischKnoedelsuppe: brodo con gnocco a base di pane e carne
Frittatensuppe: brodo con frittatina tagliata a striscioline
Forelle: trota
Gulasch: un particolare spezzatino fatto all'ungherese
Rindfleisch gebraten o Grilled: bistecca di manzo alla piatra o ai ferri
Schweinsbraten: arrosto di maiale
Sachertorte: ben nota torta
Palatschinken: crepe con marmellata e cioccolata calda
Strudel: ben nota
Truffeltorte: torta al cioccolato e gianduia.
10 Agosto 1999 - Vienna
Tentativo di visitare la famosissima scuola di
equitazione spagnola "Spanische Hofreitschule", chiusa per ferie; museo dei
Cavalli Lipizziani. Visita del castello di Schoenbrunn: consiglio "Gran tour",
il biglietto che con 120 Scellini da' diritto a visitare 40 stanze, da quelle di Francesco
Giuseppe e Sissi a quelle di Maria Teresa d'Austria. Il biglietto da' diritto ad una
audioguida in lingua. I giardini sono stupendi. All'uscita un temporale ci piomba addosso,
abbassando si' la temperatura piuttosto mediterranea ma anche letteralmente lavandoci.
Alla sera dappertutto ci sono dei musici, mimi, perfino una vecchina con il sax che
suonava una soporifera "Lili Marlen". Umidi ci aggiriamo per Vienna per la
nostra ultima sera nella patria del valzer; io mi becco una infreddatura che il giorno
dopo si rivelera' fatale: blocco della schiena!
11 Agosto 1999 - Vienna - Asten 324 Km
Facendomi aiutare per salire in moto, ripartiamo
alla volta di Linz. Prendiamo l'autostrada fino a ST.Poelten, dove usciamo nella ricerca
matta e disperata di un posto dove vendano o degli occhiali o dei vetrini da saldadore per
poter osservare l'eclissi.
Incredibile: i negozi chiudono alle ore 12 e noi eravamo li' 5 minuti dopo! Sconsolati ci
fermiamo a fare benzina dove una coppia di benzinai magnanimi dividono con noi i loro
occhiali oscurati adatti per l'osservazione dell'eclisse. E' stato singolarissimo: noi
eravamo nella zona del 98% di copertura. Dapprima il sole e' stato meno intenso come se ci
fossero delle nuvole ma il cielo era limpido, poi e' diventato scuro come di sera, e'
iniziato il vento, e' venuto freddo, si sono accese le fotoeletriche dei lampioni. Alle
12.45 si e' stati al massimo del fenomeno per quella zona e poi via via il sole e' tornato
a splendere. Durante l'eclissi, in cielo, mascherando il sole con una mano, si vedeva il
grigio del cono d'ombra della luna: BELLISSIMO! Riprendiamo la SS n. 20 in direzione
Mariazell. Una strada bellissima ci porta a Lilienfeld, dove visitiamo una abbazia
cistercense e ci rifocilliamo con una bella trota alle mandorle; proseguiamo per
Mariazell. La strada diventa ancora piu' bella,
tutta a curve, con dei bei tornanti, in un paesaggio silenzioso di monatagna,
colline, boschi e lo scorrere del fiume Traisen. A Mariazell, noto luogo di villeggiatura,
impreco per il mal di schiena che mi affligge e che diventa insostenibile non appena
scendo dalla moto, che e' diventata ormai le mie gambe. Torniamo indietro fino a
Wienerbruck, dove prendiamo la 28, una strada secondaria fino a Scheibbs. La strada e'
maledettamente stretta e piena di breciolino, sia in salita che in discesa,
poi negli ultimi Km diventa meglio. Il paesaggio e' pero' di una incontaminata bellezza.
A Scheibbs prendiamo la 25 per poi imboccare a Kemmelbach la A1 verso Linz. Usciamo a
Enns, dove mi sento male, da vomito, quando vedo un cartello che indica "8 Km
Mautahusen": ma QUEL Mauthausen? Si', dice Paolo, e mi sento nuovamente male.
L'orrore dei campi di sterminio non l'avevo contemplato nelle mie vacanze!! Ad Asten,
troviamo un Gasthof con una zimmer frei per 700 Scellini in due.
12 Agosto 1999 - Asten -Wiering 324 Km
Ripartiamo alla volta di Linz ma la visita della citta', del suo centro storico, risulta
subito impossibile per le motociclette, per cui essendo ancora afflitta dal mal di
schiena, non me la sento di camminare a piedi. Ripartiamo, buttandoci in autostrada verso
Salisburgo. Usciamo a Mondsee nuovamente per una sosta e poi di nuovo in marcia
indirezione di Innsbruck. La cosa migliore e' sconfinare in Germania fino a Rosenheim e
poi scendere verso la valle dell'Inn.
Usciamo a Wiering dove troviamo un Gasthof nella piazza principale del paesino che ci
ospita in una mansardina piccina per 200 scellini a cranio in B&B. Per la cena ci
affidiamo al cuoco-proprietario che ci delizia di piatti tirolesi.
13 Agosto 1999 - Wiering - Ispra 521 Km
Ci rimettiamo in marcia sapendo che la prossima
tappa sara' Italia, dapprima pensando al Lago di Garda ma poi pensando al lago Maggiore, a
casa. Ma prima ci lanciamo alla ricerca di qualche bel regalino, da portare a casa. Non
siamo neanche partiti che dopo un paio di km ci fermiamo: Paolo che tira madonne, e' tutto
pieno di olio: ma non e' possibile, non ci posso credere!, ha dimenticato il tappo del
carico dell'olio aperto un'altra volta dopo il rabbocco della sua VF750S. Il tappo non
l'ha perso... pero' s'e' fuso, cadendo sulla padella della marmitta. La fortuna pero' non
l'ha abbandonato neanche sta volta: con il coltellino svizzero Paolo riesce a lavorare un po' la parte fusa, cosi' che con la parte
ancora filettata e l'O-ring salvo, il tappo tiene ancora. Dapprima un po' sul chi va la',
poi un po' piu' tranquilli continuamo il viaggio e la nostra ricerca di regali. Facciamo
il Brennero, strettissimo, pieno di camion che vanno come lumache e pazzi che sfrecciano
sulla corsia di sorpasso. E' uno stress calcolare continuamente la velocita' dei mezzi che
ci precedono per non finirgli troppo sotto senza riuscire a mettersi in sorpasso per il
sopraggiungere di qualche provetto Schumacher. Rientrati in Italia ricomincia il caldo, ma
il pile che da giorni mi sono infilata sotto la tuta me lo tengo per godermi il caldo
sulla schiena: altrove grondo di sudore. Arriviamo prima a Bolzano, poi Trento, giu' fino
ad Affi dove tagliamo per prendere la A4 piu' vicini a Milano, poi di volata 140, 150 Km/h
fissi verso casa. Alle 19.30 siamo a Ispra... ci fiondiamo alla Taverna del Giobia per un
piatto di SPAGHETTI, aglio, olio e peperoncino: che buoni! Ciao Austria, Aufwiedersehen,
ci siamo divertiti!
MOLTO
IMPORTANTE: I ristoranti chiudono alle 21.00 la cucina, per cui attenzione per
rifocillarsi. In Austria molti pezzi di strada, pur non assomigliando per niente a delle
autostrade, richiedono la VIGNETTE autostradale. Ci si accorge di cio' perche' c'e' un
cartello blu con sopra un'auto stilizzata e vicino un cartello con l'aquila austriaca.
Una moto PAGA solo 80 SCELLINI per un minimo di 2 mesi e vai dappertutto senza problemi:
se ti beccano senza, piangi! E' pieno di AUTOVELOX e di PATTUGLIE DI POLIZIA, quindi
rispettare le velocita' indicate. Nei centri abitati vige il 50 Km/h, a volte e' segnalato
anche il 40 Km/h. E' poco, lo so! Pero' dura poco e appena fuori dal paese si ritorna ai
70 Km/h e oltre fino ai 100 Km/h massimi. In autostrada , la velocita' massima e' 130 Km/h
anche se in molti punti e' di solo 100Km/h e del resto con il fondo stradale a gobbe di
cammello o bocciardato in piena curva o in discesa, e' davvero difficile oltrepassare il
limite!
(Simona) |